Eventi di dicembre 2020

Assemblea dei soci (da remoto)

14 dicembre 2020

E’ stato presentato il resoconto della gestione finanziaria, patrimoniale ed economica dell’anno di Presidenza 2019-2020 del Past President Bellone, il Bilancio di previsione finanziaria, patrimoniale ed economica dell’anno di Presidenza 2020-2021 del Presidente Perazzini ed eletto il Consiglio Direttivo dell’anno di Presidenza Garofalo per l’anno Rotariano 2021-2022. E’ stata eletta Anna Osello nel ruolo di Presidente per l’A.R. 2022-2023.


Massimo Settis: Covid e inquinamento (da remoto)

14 dicembre 2020

Successivamente alle operazioni dell’Assemblea il Dr. Massimo Settis, membro della Commissione Ambiente dell’ Ente Nazionale Italiano di Unificazione (UNI) ha tenuto una relazione di piena attualità sull’ influsso del COVID sull’ inquinamento.

Il Dr. Settis, laureato in Chimica nel 1976 svolge la sua attività come libero professionista ed è stato consulente di vari Enti quali Confindustria, Unione Industriali di Torino e BIAC (Business and Industry Advisory Committee dell’ OECD) di Parigi.

Il tema affrontato nel corso della relazione riguarda il rapporto tra pandemia da Covid 19 e inquinamento atmosferico,

Le misure di confinamento degli individui adottate soprattutto nella prima metà del 2020 e le relative conseguenze su gran parte delle attività umane, in particolare sulle attività economiche, hanno determinato una riduzione delle emissioni in atmosfera dovute a mezzi di trasporto, attività industriali e produzione di energia elettrica.

Se alcuni inquinanti sono ormai stabilmente sotto controllo, la situazione non è invece soddisfacente per gli inquinanti secondari, quali biossido di azoto (NO2), polveri sottili (PM10 e PM2,5) e ozono (O3), pur in presenza di una tendenza alla riduzione dei livelli. I dati acquisiti nel periodo di confinamento confermano che traffico autoveicolare rappresenta una fonte importante di NO2, ma allo stesso tempo evidenziano che la riduzione o l’eliminazione di tale contributo, ad esempio con un parco di veicoli elettrici, non sembra risolvere il problema del rispetto dei limiti, pur migliorando in modo significativo la situazione. Non si sono invece osservate riduzioni significative del PM10, che si conferma un inquinante particolarmente difficile da trattare, data la molteplicità di fonti.

Più ragionevole è invece partire dalla correlazione tra inquinamento atmosferico e maggiore incidenza di malattie cardiovascolari e respiratorie, o stati infiammatori cronici, che rappresentano fattori di rischio nei pazienti affetti da COVID-19.